Vuoi fare in modo che la tua azienda si trasformi in un marchio davvero riconosciuto, apprezzato, capace di creare clienti fedeli e appassionati?

Con questo articolo voglio guidarti in un percorso concreto, che contiene i principali passaggi necessari perché un’impresa sia in grado di emergere. Applicando quanto riportato nelle righe di seguito avrai l’opportunità di metterti al riparo dai competitor, sottrarti alla battaglia dei prezzi e dare la giusta importanza al valore che sei in grado di garantire.

Un concetto che cambierà per sempre il tuo punto di vista sul marketing e la comunicazione

Parto da un principio molto semplice: siamo nell’era della sovra-informazione. I processi per rendere forte ed autorevole un’impresa non si imparano all’università (purtroppo) e non si acquisiscono online dai guru che fanno i video a bordopiscina (ma che alla fine applicano le classiche catene di Sant’Antonio, dove a guadagnare è sempre e solo chi sta in cima alla piramide).

Io stesso nel lontano 2014, all’inizio della mia vita da imprenditore, ho collezionato una serie di cantonate non indifferenti. Ero convinto della validità delle mie competenze, ma ciò si scontrava con clienti che “non mi capivano”, trattative condotte solo su eventuali sconti e notti insonni, dove mi chiedevo se il licenziamento dal posto fisso fosse stata davvero la scelta giusta.

La svolta è nata nel momento in cui ho capito che prima di tutto dovevo veicolare la fiducia riposta dai primi committenti, mostrare i risultati tangibili, partire dai bisogni delle persone prima che dai servizi che volevo fornire. Una mentalità differente che ad oggi mi ha portato a guidare un’impresa in crescita, che conta 8 collaboratori impegnati full-time.

Ciò che offri dev’essere migliore per il tuo pubblico, non solo per te

Vuoi seguire una logica fatta di processi chiari, comprensibili, applicabili a ciclo continuo? Il tuo obiettivo è individuare un risultato e raggiungerlo senza sprecare tempo, risorse ed opportunità di business?

Condivido con te un’analisi: lasciami spiegare, arriveremo presto al sodo.

Nel mio percorso ho deciso di rivolgere l’attenzione solo ad una specifica categoria, quella di professionisti intenzionati a lasciare il segno, che vogliono elevare notevolmente il valore percepito, fare un vero e proprio salto di qualità.

Imprenditori e responsabili marketing o comunicazione che non hanno l’acqua alla gola perché l’azienda rischia il fallimento se la prossima campagna social o di pubblicità su Google non porta contratti.

Perché questa distinzione? Perché per l’ultimo identikit citato non ci sono buoni propositi che tengano, soprattutto su internet. Il web è un amplificatore, per cui se sono emerse difficoltà offline, la promozione digital rischia solo di dare il colpo di grazia.

Creare un brand straordinario è questione di percezioni

Ormai le recensioni sono diventate parte integrante per l’adozione di scelte. Le consultiamo per andare al ristorante, comprare un prodotto, prenotare una vacanza. Soprattutto nel momento in cui non ci troviamo di fronte a leader assoluti del mercato, abbiamo la necessità di più dati possibili per adottare la scelta con meno rischi.

Vendere è sempre stato necessario, ma adesso si tratta di un passaggio che va abbinato ad una richiesta di feedback. Una recensione positiva dopo l’altra si costruisce una forte reputazione; un riscontro non del tutto soddisfacente, se preso con obiettività, può essere uno spunto prezioso per il miglioramento.

Le testimonianze dei clienti stanno bene con tutto: con la brochure, col sito internet, coi preventivi… più clienti felici esistono, maggiore è la visibilità da dare. No, non è uno sfizio o un balsamo per il tuo ego: è il passaggio che permette di marcia in modo determinante.

Siamo ciò che comunichiamo, non solo ciò che sappiamo fare

La parola d’ordine dell’approfondimento che ti propongo è autorevolezza. Essere preparati, abili a risolvere problemi, rappresentare la più grande opportunità che un cliente possa avere di fronte a sé conta fino a un certo punto… Se questo non viene dimostrato.

La prospettiva è cambiata dal momento in cui le persone hanno preso l’abitudine di informarsi preventivamente: il fatturato non è più frutto di parole magiche utilizzate in trattativa, ma della positiva impressione costruita in precedenza.

Avere un semplice sito internet (detto anche “sito vetrina”) non basta: arricchiscilo con un blog dove discutere tutti i problemi più comuni che un potenziale cliente potrebbe incontrare, parla la lingua di chi ti dovrebbe scegliere ed evita tecnicismi inutili.

Per battere la concorrenza bisogna pensare come una media company impegnata costantemente a mandare messaggi, fino (incredibile ma vero) alla produzione di un libro.

Poste queste basi, puoi partire con l’idea diffusa di metterti davanti una telecamera. Perché questa precisazione? Lo spirito di emulazione nei confronti di Marco Montemagno si vanifica in fretta se prima non hai fatto un’idonea pianificazione, non hai testato gli argomenti più o meno interessanti, colto i gusti del pubblico di riferimento.

Le ultime statistiche sottolineano che entro il 2022 il numero di video presenti in Internet si tradurrà nell’82% circa di tutto il traffico online.

È bene farsi trovar pronti, ma in questa battaglia chi avrà la meglio? Chi avrà operato nel quotidiano per costruire un’immagine inattaccabile, capace di emozionare al solo pensiero, per un’impresa sinonimo di affidabilità. Certificata.

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Simone Puliafito

TAEDA | CEO & FOUNDER

Un imprenditore che parla agli imprenditori, utilizzando lo stesso linguaggio e condividendone gli interessi. Da più di un decennio nel settore comunicazione per migliorare l'immagine delle aziende.